Chi è Enea?
Secondo l’inno Omerico di Afrodite l’eroe Troiano è figlio della dea con il mortale Anchise. Il suo concepimento è a quanto pare una sorta di vendetta di Zeus nei confronti della divinità dell’amore.
Lo ritroviamo combattere nell’Iliade scontrandosi con Achille. Viviamo la sua avventura narrata da Virgilio e lo possiamo osservare nella splendida opera del Bernini che lo ritrae come padre e figlio.
Adesso vive anche dentro una mia canzone che lo ritrae come un fuggiasco, profugo di guerra.
Il viaggio della speranza, il destino di ricostruirsi una vita
L’eroe Troiano Enea è quindi l”emblema della vittima di una guerra ingiusta: in fuga.
L’emigrante che attraversa il mediterraneo con la speranza di sopravvivere e, nel suo caso, con una responsabilità di salvezza verso un padre e un figlio, ciò che è lui stesso nel medesimo tempo.
Un eroe che ci rimprovera di aver dimenticato che il più grande degli imperatori romani, Augusto, ci volle suoi discendenti.
Come facciamo oggi a negare accoglienza quindi, se questo è un valore che abbiamo scolpito nella nostra cultura?
Qui, in pochi, nuotammo alle vostre spiagge.
Virgilio, Eneide Libro I
Che razza di uomini è questa?
O quale patria così barbara permette simile usanza?
Ci negano il rifugio della sabbia; dichiarano guerra e ci vietano di fermarci sulla terra più vicina.
Se disprezzate il genere umano e le armi degli uomini, temete almeno gli Dei, memori del bene e del male
Un’assenza particolare
Mentre scrivevo il disco “io mi chiamo Achille“, sentivo che mancava qualcosa.
Tutto era centrato sull’Eros, sull’orgoglio del protagonista dell’Iliade che scelse un destino: morire per la gloria. (vendicando il suo compagno).
Poi quando dovevo realizzare gli scatti per il progetto multimediale Manie ed Eroi, associai che nella stessa guerra ci fu chi dovette accettare un altro destino: vivere e salvarsi, rinunciando alla gloria in battaglia.
Enea.
Cercai di dipingerlo però sotto un’altra luce, non solamente il profugo di una guerra ingiusta, ma soprattutto chi deve ricostruirsi una vita sulle macerie di sogni infranti, amori distrutti, attraversando un enorme mare. Di lacrime.
Lo scontro con Achille
E’ nel libro XX dell’Iliade che i due eroi “vengono alle mani” e come due ragazzi di oggi, la prima cosa che fanno, è insultarsi a vicenda. Rivisto in ottica moderna è uno scambiarsi battute per vantarsi di origini più nobili.
D’altra parte Enea è figlio di Afrodite, una dea potentissima rispetto Teti.
Enea rispose; anch’io
Omero, Iliade XX
so dir minacce ed onte, e l’un dell’altro
i natali sappiamo, e per udita
i genitori; che né tu conosci
per vista i miei né io li tuoi. Te prole
dell’egregio Peleo dice la fama,
e della bella equorea Teti. Io nato
di Afrodite mi vanto, e generommi
il magnanimo Anchise. Oggi per certo
o gli uni o gli altri piangeranno il figlio
Il testo completo
Come le bandiere Achee Muore Troia e la sua storia dietro le spalle mie Guerra santa guerra giusta cosa vuoi che me ne importi ormai? Le mie paure sono vere come le bandiere achee così alte così tante come non ne avevo viste mai Lo chiedo adesso, cosa devo fare? Adesso chi mi può salvare? Se questo fa di me ancora un eroe Sangue e lotte in una notte persi tutti i sogni miei su una nave sola vive la speranza di che non saprei Lo chiedo adesso in che porto andare Adesso chi mi può salvare da questo destino ingrato che ora mi toccò Ad oggi ancora vago per il mediterraneo io sono Enea figlio di Dea e anche un padre estraneo di una stirpe ingrata tanto che rinnega il suo passato e lo getta via… lontano… oggi Troia e la sua storia nell’anima vedo io fuori e dentro sempre al centro di una strada che non muore mai
Due parole sulla musica
La canzone ha un’impostazione semi-acustica, nel senso che non c’è una componente ritmica fondamentale di batteria e basso, ma non manca l’elettricità.
Per prima cosa decisi di darle un’impronta mediterranea, così scrissi una linea di mandolino e lasciai spazio agli arpeggi di bouzouki. Casualmente trovai un bel riff per presentare il brano e ne diventò immediatamente l’introduzione.
La domanda successiva fu: come rappresentare il mare che si apre al viaggio dell’eroe troiano?
Scelsi un bel sintetizzatore pad, che con la sua freschezza richiama un mare calmo, pronto per essere attraversato.
Il testo scorre così lentamente sulla chitarra acustica ritmica con un pizzico di malinconia sottolineata dal bouzuki.
C’è una chitarra elettrica che poco a poco cresce, e infine prende il posto del bouzouki nel chiudere il brano. E’ la crescita, la decisione dell’eroe che accetta quindi il suo destino.
Il videoclip
Parte del videoclip l’ho realizzato durante gli shot del progetto “Manie ed Eroi” .
Il protagonista è Enea, dipinto come il figlio di Afrodite, della bellezza del fascino, che si contrappone ad Achille.
Io stesso ho curato la realizzazione dell’outfit del modello riutilizzando un mantello azzurro (a richiamare i colori troiani) e affidandomi ad una brava sarta per il resto degli accessori.
Il simbolo che Enea porta con sé è il sole a rappresentare Apollo protettore dei troiani, i giavellotti sono una gentile concessione della mia ex società di atletica leggera.
Lo scontro con il Pelide l’ho disegnato ispirandomi ai versi del libro XX dell’Iliade, e devo ammettere fu davvero divertente metterlo in scena.
Per niente facile, ma il risultato è notevole!