Canzone scritta sulle rotaie dell’ICE tra Amburgo e Berlino
Questo brano al quale sono molto legato l’ho scritto sul treno veloce che da Amburgo porta a Berlino. Porta con sé la speranza di avere accanto l’amore, convincerlo a seguire il protagonista nella sua nuova avventura tutta tedesca, mentre si abbandona all’idea di una nuova vita.
In genere queste storie non sappiamo mai se avranno un lieto fine, così finiamo per abbandonarci ai pensieri e renderci conto che spesso le certezze che crediamo fisse nelle nostre vite sono effimere.
Sullo sfondo rimane il paesaggio straniero che corre dal finestrino e il rumore silenzioso dei treni bianchi tedeschi.
Il testo del brano
Il Treno per Berlino Sul treno per Berlino conto pure i secondi che mi separano da te Vedo dal finestrino passare case e cose disegni di umanità E tanti nomi di città che non riconosco alla pronuncia del capostazione Sul treno per Berlino io mi stupisco ancora della sua gran velocità Come note di violino anche i pensieri miei scappano dove più non so Insieme le certezze che credevo fisse come gli annunci del capostazione Stazione di Berlino il vetro rompe il cielo per me tutto comincia qua Cerco tra le vetrine cosa possa piacerti forse convincerti a salir con me Ti farei quella promessa in fondo è breve il passo come l’annuncio del capostazione
Due parole sulla musica
La parte più caratteristica del brano è il riff di violino che prepotente irrompe nell’arrangiamento dalla terza strofa.
Moltissimi cantautori scrivono brani su viaggi in treno e nella stragrande maggioranza dei casi introducono i pezzi con vistosi e stupendi fraseggi di violino.
Io ho voluto dare più importanza a questo strumento, fargli recitare la parte che nel testo sono i pensieri, che appunto scappano via come note libere.
Tutto il resto dell’arrangiamento lo abbiamo pensato insieme ai miei amici musicisti (italiani e tedeschi) in uno stile folk, ma che strizzasse l’occhiolino alla musica country/rock americana.
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Il mio viaggio sul treno veloce
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Ennesimo viaggio Amburgo – Berlino
19/04/2016 sul treno per Berlino.
Spero di risolvere in fretta oggi il problema di lavoro per poter fare un giro nel centro di Berlino, per esempio vedere la Alexander Platz. Staremo a vedere.
tratto da un mio Diario del 2016
Sono i miei giorni migliori cantava Springsteen.
Citandolo a modo mio, non ho lo stivale di serpente e camicia nuova ma mi ammazzo di palestra e non ho la pancia vuota.
Non so fare parafrasi del tempo, ma riesco a guardare lontano, dal finestrino oltre quei campi. Che adesso corrono, corrono.
Senza far più rumore viaggio in quello che è il mio giorno migliore. Non lo voglio il caffè che mi offrono le Deutsche Bahn.